Pages

29 maggio 2010

Incantus of the Heart Ep. 2

Ecco a voi il secondo episodio del fantasy Incantus of the Heart! Enjoy!
Condividi

24 maggio 2010

I racconti di Nojoum

11

Era una fantastica notte di luna piena.
Il cielo costellato di stelle emanava un qualcosa di magico.
Di fronte a me una lunga scalinata in marmo bianco ed in cima una fontana che spruzzava un fiotto di acqua candida e cristallina, cespugli magicamente colorati di blu, fiori rosa emanavano uno fantastico profumo, un uccellino cinguettava versi d'amore nella sua gabbietta rosa e avorio ai piedi della scalinata, lampade rosa ai lati della scala.
image
Più in la una magnifica panchina celeste con un grazioso cuscino ricamato a mano,qua e la come spuntati dal nulla magnifici cespugli rosa e delle farfalline che danzavano in lode all'amore.
Vidi un pesce saltare fuori dall'acqua, mi avvicinai e vidi uno splendido laghetto in pietra grigia, ninfee che sembrava pregassero alla luna, tanti pesciolini rossi che si rincorrevano felici in quell'acqua profumata.
Una brezza leggera mi riportò alla realtà.
-signorina,signorina!!- mi girai per capire chi mi stesse parlando -dobbiamo fare la foto, è tradizione.- e li mi ricordai del mio splendido principe azzurro.
image
Era vestito di seta bianca, scarpe anch'esse bianche,un piccolo fiorellino rosa appuntato alla giacca, nel taschino il classico fazzolettino anch'esso rosa.
I suoi cappelli mori, i suoi occhi scuri come la notte più profonda, il suo nasino all'insù.
Ancora adesso non riuscivo a capire cosa trovasse in me.
Io che avevo i capelli biondi, e gli occhi azzurri, un cerotto perennemente sulla fronte per nascondere una bruttissima cicatrice che non so come mi feci.
Indossavo un fantastico vestito rosa, i capelli sciolti che mi coprivano leggermente il viso, fantastiche scarpine bianche, orecchini di diamanti presi in prestito dalla nonna
E al polso, come vuole la tradizione il bouquet di roselline rosa e bianche.
Era il più bel giorno della mia vita.
Il mio amato mi prese la mano e ci incamminammo per quella scalinata che tanto mi ricordava le fiabe.
image
Ballammo tutta la notte nell'enorme salone bianco e oro, fra giravolte, caschè, e abbracci passarono le ore... all'improvviso sentii il rintocco della mezzanotte.
Il mio principe mi guardò negli occhi, mi accarezzò il volto e mi disse delle semplici parole che però mi fecero male al cuore...
-non dimenticarmi mai- e mi baciò con tutta la passione, con tutto l'amore.
Dai miei occhi uscì una lacrima. sapevo che non l'avrei più rivisto, sapevo che quello sarebbe stato l'ultimo bacio che ci saremmo scambiati.
Lo abbracciai e gli dissi -ti amo-
image
Poi come in un sogno lui scomparve ed io mi ritrovai da sola in quella sala da ballo a ringraziare il fato che me lo fece salutare.
Condividi

22 maggio 2010

Incantus of the Heart Ep. 1


Entrate con noi in un mondo fatto di magia, misteri e fantasia! Incantus of the Heart, il primo fantasy basato su Pet Society! Cliccate l' immagine per leggere!
Condividi

19 maggio 2010

Parlami di Pet

Un calorosissimo benvenuto a tutti miei cari amici Pet!
Qualcuno di voi già mi conosce, o comunque ha già avuto modo di leggere alcune mie
interviste fatte a personaggi famosi tenutesi nello studio di una carissima amica, Clementina.


Per ci invece si fosse perso queste mie precedenti, ecco che mi vado a presentare: il mio nome è Camilla, sono una micina lilla tutto pepe che ha l'innato dono di ficcare il nasino dove non dovrebbe, spesso accompagnata in queste mie peripezie dalla inseparabile amica nonché quasi cognata Fafà, piccola koala beige dal musetto dolcissimo. Tra un'avventura e l'altra però sono anche una giornalista (o forse, semplicemente mi diletto a scrivere) che risponde volentieri alle e-mail e lettere che le arrivano.
Ed è qui che entrate in scena voi, miei adorati: questa rubrica è stata pensata per accogliere tutti gli appelli di Pet e genitori in difficoltà, che si tratti di richieste di spiegazioni su Pet Society, di cuoricini solitari in cerca di un'anima gemella, di Pet accoppiati con qualche difficoltà coniugale, oppure semplicemente di qualcuno che abbia voglia di farsi conoscere. Per fare ciò, vi chiederò di scrivere una letterina al nostro indirizzo e-mail cliccando sul bottoncino a lato con la bustina, dove indicherete il vostro nome, il nome del vostro papà o mamma, nonché il link del vostro profilo su facebook per potervi venire a trovare per scattare delle foto, esponendo nel contempo il vostro problema. Non si accetteranno richieste di scambi.
E chissà, qualche volta potrete anche entrare a far parte di una storia a sorpresa!
Insomma, per farvi un attimo capire, oggi partirò con colei che ha un medio problema e che apparirà solo ogni tanto proprio per questo problemino!
Ecco a voi la mia adorata Fafà (forza Fafà, saluta con la zampina, forza!) ed è una gran timidona.


Coccolata e vezzeggiata dal suo fidanzato Cucciolo, si fa sempre in quattro per tutti i suoi amici. Purtroppo però spesso la sua ritrosia a buttarsi nella mischia la fa rimanere un po' in disparte, ma mai fuori dal gruppo.
Cedendo al lato romanticoso che è in lei, ha pensato bene di presentarmi suo fratello Samurai, il quale - dopo un primo momento di sconvolgimento dovuto ad una mia involontaria esclamazione non proprio raffinata, successiva al calpestamento di una poo - si è lasciato convincere a frequentarmi e, dopo pochi giorni, la cara koalina ci ha organizzato una gran festona di fidanzamento.
Giààà, stavo dimenticando di dire che è anche una grande party-Pet, sempre pronta a divertirsi in un pigiama party alla moda solo tra Pèttine o ad un brunch tra amici.
Ma un piccolo mistero avvolge questa scricciola color nocciola: quali danni avrà provocato quella infantile caduta di cui porta ancora i segni, nascosti sotto il cerotto in fronte?


Bene, spero che tutto questo gran parlare della bella Fafà l'abbia aiutata ad uscire un po' dal suo guscio.
Ma tranquilli, non ne perderemo le tracce perché assieme alla mamma Tina ci aiuteranno con il blog grazie alle loro fantastiche foto!
Quindi quel che mi rimane da dirvi è solo... scrivete numerosi!!!
Baci


Camilla

Condividi

16 maggio 2010

I racconti di Nojoum

11


Non sapevo dove fossi finita, era buio pesto e una leggera brezza autunnale mi accarezzava.
Mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo, quando l'asfalto, il frigorifero, l'idromassaggio, e il gelato al pistacchio ancora non erano stati inventati.
Ovunque polvere, erbacce, muschio e cipressi che ondeggiavano pigri sotto la luce della pallida luna piena.
1bis Come ero finita lì? Il mio ultimo ricordo si spegneva insieme ad una profumata tazza di tè bollente, accompagnata da fragranti biscottini al cocco e poi...
inciampai in qualcosa di duro.
il cuore mi batteva all'impazzata, mi voltai per vedere che cosa mi avesse fatto perdere l’equilibrio... e vidi un teschio.
3
Riuscii a trattenere a stento un grido di terrore, un’angoscia mortale mi attanagliava le viscere: ma dove ero finita? Che luogo era quello? Alzai gli occhi per cercare di mettere a fuoco. Più avanti un tempietto in stile greco bianco sporco, era l’unico elemento del paesaggio che riuscivo a vedere bene, mano mano che mi avvicinavo alla costruzione. Quelle che inizialmente mi erano sembrate piccoli avvallamenti, adesso si mostravano per quello che realmente erano…
tombe, per lo più in marmo grigio, all’apparenza fredde come il sangue che scorreva veloce nelle mia vene.
- Dunque è un cimitero - non feci nemmeno in tempo a pensare che qualcosa, qualcuno, un rumore alle mie spalle mi fece voltare con uno scatto improvviso.
Un gatto si strusciò alle mie caviglie, inarcando la schiena e facendomi venire la pelle d’oca al contatto col suo pelo morbido e caldo.
Da così vicino riuscivo a vedere i suoi grandi occhi gialli e il suo manto nero lucente, dalle mie labbra uscì un risolino isterico. Mi chinai per accarezzarlo e insieme tranquillizzarmi sulla sua natura quando assottigliai gli occhi e...
In quel momento capii che conoscevo già quel gatto, ma, per quanto mi sforzassi, non riuscivo a ricordare dove l’avessi già visto. Adesso potevo chiaramente sentire lo scroscio dell’acqua di una fontana, che in effetti non era troppo distante dal luogo che avevo raggiunto a piedi; nuovamente alzai lo sguardo e la vidi, in pietra nera ricoperta di erbacce dall'altra estremità del cimitero: accidenti se avevo camminato.
Un ragno penzolava da un albero poco distante e per un attimo ebbi l'impressione che mi stesse osservando. Sorrisi al pensiero e scossi il capo e fu allora che lo vidi.
Appoggiato al tronco di quell’albero, posato sul soffice tappeto d’erba bagnata, c'era un cofanetto in argento, finemente lavorato, con una scritta o qualcosa di simile incisa sul davanti: parole di una lingua che mi era sconosciuta. Quale segreto nascondeva, quella bellissima scatola, lasciata lì da un mago oscuro, un mercante di spezie e stoffe pregiate, un bibliotecario ammuffito e dalle brache logore, una gitana travestita da vecchia mendicante che parlava in rima?
Un moto di adrenalina mi sconvolse le viscere quando notai la pergamena arrotolata al suo interno, posata su un morbido cuscino di velluto rosso e tenuta ferma da un laccio che sapeva di antico.
Senza nemmeno ricordarmi di prendere aria nei polmoni, lessi tutto d’un fiato il suo contenuto in inchiostro nero, scritto con una calligrafia tremolante e bellissima allo stesso tempo, caratterizzata da rotondi ghirigori ed eleganti riccioli

E' arrivata mezzanotte,
segui pure il tuo cammino...
verso il giorno del destino
4
Iniziai a correre veloce, piangevo e correvo, correvo e piangevo senza davvero vedere dove stessi andando e solo quando ebbi corso abbastanza mi fermai sfinita e tremolante mi asciugai il volto rigato di lacrime e ferito dai rami degli alberi secchi che avevo incontrato nella mia folle e disperatissima fuga.
Senza rendermene conto ero arrivata ad un portone in legno grezzo, stagliato contro alte mura in pietra fredda e bagnata e, seppure ancora spaventa, aprii l’uscio.
Non appena entrata, notai che davanti a me c’era un corridoio stretto, le pareti in legno erano intarsiate e dipinte con volti deformi e morte, e a terra un tappeto rosso, probabilmente di velluto, regalava un’aria nobile all’ambiente, così come i candelabri d’oro fermati in alto.
Mentre osservavo l’arredamento elegante della mobilia e fantasticavo su quale principe avesse voluto comprare una torre o un castello, proprio dentro le mura di un cimitero, qualcosa davanti a me catturò la mia attenzione. Una candela dalla fioca luce bianca si accese in fondo all’oscurità di quel lungo corridoio, come ad indicarmi la via.
Giunta che fui alla fine, un grosso specchio ovale si stagliava fra me e la parete, con la cornice in argento . La mia immagine si rifletteva alla perfezione, ma non furono né le occhiaie, né l’espressione resa ancora più pallida dai recenti spaventi, a farmi trasalire. Alle mie spalle con la pelle grigia, le orecchie grandi, c'era Lokum una ragazza con gli occhietti piccoli e brillanti che sorrideva, un sorriso inespressivo e freddo che, lo giuro, non dimenticherò mai.
5
Mano mano che quel ghigno senza umanità si ampliava sul suo volto, si affacciavano e premevano sul suo labbro inferiore due bianchissimi canini aguzzi, un rivolo di sangue stava colando lento da un angolo della sua bocca.
Feci per lanciare un grido di orrore e in un batter d'occhio, potei sentire le sue zampette fredde che si stringevano intorno alla mia vita e sentii rabbrividendo, il contatto gelido con quelle zanne affusolate che si facevano strada all’interno del mio collo indifeso.
Sgranai con forza gli occhi e spalancai la bocca, gridai e il mio corpo si inarcò quasi completamente e fu allora che mi svegliai.
6
La mia stanza, immersa nella calda luce del mattino mi sembrava allo stesso tempo confusa e rassicurante, il letto sfatto e in disordine sotto di me, le lenzuola spiegazzate e semi arrotolate, come se qualcuno avesse dormito al loro interno agitandosi in continuazione.
I miei polpastrelli gelati toccarono una ferita che aveva due piccoli fori in prossimità della giugulare e che pulsava ancora dolore.
Morsi forte il mio labbro inferiore, soffocando un impeto di puro terrore: purtroppo non era stato solo un brutto sogno.


Con la partecipazione straordinaria di Lokum
Condividi

14 maggio 2010

Lo Staff


Ed eccoci qui, oggi vi vorrei presentare lo staff che con me scriverà sul blog! Fafà, Camilla, Lokum e Nojoum! Non saremo solo noi naturalmente, ma tutti quelli che vorranno aggregarsi saranno i benvenuti! ^_^ Con questo vi saluto e vi auguro una buona giornata. Ciriciaoooo!
Condividi

13 maggio 2010

Cialve a Tutti!

Buon cialve a tutti, sono Olojin Fay Fangoria. Io e il mio pet Grottesquery abbiamo deciso di comune accordo che era l' ora di aprire un blog su Pet Society... Perchè vi chiedete? Ve lo spiego subito: girando per internet spesso si trovano siti su Pet Society... ma buona parte di questi sono quasi freddi e asettici e si limitano a parlare di cosa uscirà la settimana prossima. Io non voglio assolutamente fare una cosa del genere! Più che altro questo blog nasce per creare una comunità affiatata, parlare di noi, di cosa ci piace. E poi vorrei pubblicare tante rubriche su i temi più svariati, grazie ai vostri amici a quattro zampe. Sò che come primo post forse è un po deludente, ma volevo da subito far capire ciò che penso. Spero che la vostra permanenza sia di vostro gradimento!
Condividi